Anche quest’anno 140 tra giovani e giovanissimi di 15 parrocchie diverse, accompagnati da una ventina di educatori tra cui i consiglieri diocesani Giovani e l’equipe allargata, quattro seminaristi e l’assistente, hanno deciso di passare una piccola parte della loro estate al Campo scuola diocesano!
Tappa fondamentale dell’anno associativo, fine ed inizio di un percorso esperienziale e di vita che dà la possibilità di “salire sul Monte” per incontrare se stessi e il Signore ancor più da vicino e ricaricarsi spiritualmente.
Il titolo che si è scelto di dare al Campo – Under Construction: verso la Terra Promessa…e oltre! – ha voluto esprimere la stagione di vita che i giovanissimi e i giovani vivono che è proprio come un cantiere in cui si lavora a ritmo frenetico poiché Presente e Futuro sono tutti da costruire: scelte, idee, sogni, progetti sono temi con i quali ciascuno si confronta quotidianamente.
Come il popolo di Israele guidato da Mosè, ci siamo fidati di Dio mettendoci in cammino e “in uscita” verso la desiderata libertà nella Terra Promessa: siamo partiti dall’Egitto riconoscendo e dando un nome alle nostre schiavitù, unendole a formare un muro da abbattere insieme con la nostra forza di volontà; abbiamo attraversato il Mar Rosso con la paura di essere raggiunti dagli Egiziani e quindi sconfitti, capendo che “quando si vince si perde e quando si perde si vince”; abbiamo camminato nel deserto con tutte le sue difficoltà, tentazioni e “oasi” ristoratrici, anche mormorando contro il Signore che invece non ha mai smesso di guidarci e soprattutto di amarci; ci siamo interrogati cercando di capire quali sono i nostri sogni più grandi e se corrispondono al sogno che Dio ha per ciascuno di noi; infine abbiamo sperimentato e compreso che la vera Terra Promessa non è un luogo fisico da raggiungere ma la costante ricerca di essa e che Dio è l’unico che può guidarci in questo faticoso e meraviglioso cammino che è la Vita.
Siamo scesi dal Monte consapevoli di essere strumento e “monti” per chi ci sta accanto, per testimoniare nelle piccole cose che Lui è presente nelle nostre vite, ci ama così come siamo, coi nostri pregi e difetti e che il lavoro di squadra, fatto con impegno e “passione Cattolica” come ci ha suggerito Papa Francesco nella Messa di apertura dei festeggiamenti per i 150 anni dell’AC, dà delle soddisfazioni enormi che ripagano tutte le fatiche affrontate.
Chiara Lo Cascio
