FESTA DI PRIMAVERA SETTORE GIOVANI 2018

By 27 Aprile 2018 News No Comments

Legalità e Cultura. Questo il tema scelto quest’anno per la tradizionale “Festa di Primavera” del Settore Giovani di AC di Palermo, svoltasi domenica 22 Aprile. Tema che si inserisce perfettamente nella Settimana della cultura e della promozione associativa in cui abbiamo vissuto momenti di grande formazione, come la presentazione del libro “Le stelle non hanno paura di sembrare lucciole” del prof. Sandro Calvani e quello di Claudia D’Antoni, consigliera nazionale ACR, “Con te è un’altra storia”, entrambi della nostra casa editrice Ave. Abbiamo pure preso parte alla terza edizione dell’iniziativa “La via dei librai”, un’occasione per valorizzare il centro storico di Palermo e promuovere appunto la nostra cara Azione Cattolica a turisti e curiosi amanti dei libri e del profumo della carta stampata.

Come giovani abbiamo scelto di affrontare questo delicato tema con un ospite d’eccezione: il pm Nino Di Matteo, che gentilmente ha accettato il nostro invito e ci ha concesso un’occasione praticamente unica, proprio all’indomani della sentenza sulla trattativa Stato – mafia. Ci ha detto infatti: “Credo nella bellezza di questi incontri, perché il contatto con i giovani ci fa ricordare il servizio alla collettività in nome della verità”. Verità che è strettamente connessa alla legalità, da vedere “non solo come rispetto delle regole ma come principio di giustizia” per proteggere i più deboli. Ci ha incoraggiato, anche se abbiamo esplicitamente detto che spesso la paura prende in noi il sopravvento, a non fare finta di niente, a non negare ciò che è vero e soprattutto a non essere indifferenti all’errore, cadendo nel principio del “tanto le cose non possono cambiare” o del “ma chi me lo fa fare”, indice di rassegnazione, poiché “i morti di mafia sono conseguenza del comportamento dei mafiosi ma anche dei cittadini rassegnati”.

Anche lui ci ha confessato di aver paura perché “solo gli stupidi non ne hanno” ma pur non dichiarandosi un eroe, ha affermato di aver il coraggio per “affrontare la paura con altri sentimenti”, primo fra tutti il rispetto della sua dignità.

Noi giovani abbiamo il dovere e la responsabilità di far partire una “rivoluzione culturale” già dai nostri coetanei, incoraggiandoli ad una coerenza di vita quotidiana, parlandone e denunciando i comportamenti ingiusti che ci lasciano indignati. “Dovete riappropriarvi del vostro futuro”: queste le parole che hanno scosso maggiormente le nostre coscienze in questo attuale clima di precarietà, invitandoci ad interessarci di politica, vista come “forma alta di carità”, e a non perdere mai la passione, la forza e l’entusiasmo per quello che facciamo per non rimanere schiacciati dal sistema. Anche perché “un cristiano che non si impegna è davvero un buon cristiano?”.

Infine ci ha assicurato che il cambiamento avviene sempre, anche se lentamente, paragonandolo ad un fiume che a volte incontra la pietra e sembra fermarsi ma che in realtà continua il suo corso e permette all’acqua di scorrere e portare vita, anche lì dove sembra impossibile come spesso i nostri ambienti di studio e lavoro. Per questo non dobbiamo perdere la speranza, come già da tempo ci esorta Papa Francesco.

Abbiamo ringraziato infine il nostro speciale ospite con due doni significativi: il libro del nostro presidente nazionale Matteo Truffelli “Credenti inquieti” con una dedica particolare, che Di Matteo stesso senza saperlo aveva citato durante il suo discorso, ovvero la frase del nostro martire palermitano, il beato Giuseppe Puglisi “Se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto” e un cesto di prodotti tipici siciliani realizzati in terreni confiscati alla mafia da associazioni come Libera e altre che combattono ogni giorno l’illegalità, dimostrando il nostro impegno e affetto nei suoi confronti.

Chiara Lo Cascio, vicepresidente del Settore Giovani di AC di Palermo

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