Formarsi per servire l’altro

By 23 Gennaio 2023 News No Comments

Un corso di formazione residenziale «rivolto a chiunque, a diverso titolo, sia impegnato a servire, nel rispetto e nel dialogo, l’altro, il diverso, il lontano, il bisognoso»; che intende sottolineare «il valore umano ma anche religioso dell’accoglienza, e della sua prassi, a cominciare dalle basi»; ribadire «a noi stessi la necessità e l’urgenza della formazione, oltre che della condivisione delle esperienze e delle buone pratiche»; «una novità in campo ecclesiale e civile»: così don Francesco Fiorino, portavoce e tra i coordinatori dell’iniziativa, ha definito la “Cattedra dell’Accoglienza”, presentata a Roma lo scorso 19 gennaio. L’iniziativa si terrà presso la Fraterna Domus di Sacrofano dal 6 al 10 marzo prossimi, sarà inaugurata dal cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, si avvale del contributo di docenti e accademici di diversa estrazione culturale e religiosa, e ha lo scopo di formare ad una dimensione essenziale dell’essere umano: la condivisione.

Perché l’impegno non sia episodico

È un’opportunità preziosa e da non perdere per quanti sono già impegnati o vorranno impegnarsi sul fronte largo della dell’accoglienza: volontari, operatori di settore, gestori di case di ospitalità, ma anche guide turistiche e religiose, confraternite impegnate nel servizio dell’ospitalità, sacerdoti e religiose, studenti di teologia, responsabili di associazioni, animatori della Caritas etc.«L’uomo di oggi ha bisogno di accoglienza, di chi lo ascolti, lo comprenda e lo supporti»,scriveva don Francesco Bisinella, fondatore della Fraterna Domus e ideale ispiratore della Cattedra. Per questo è quanto mai necessario offrire una possibilità di crescita a quanti sono già impegnati o vorranno impegnarsi sul fronte largo dell’accoglienza. Perché l’impegno non sia episodico od emotivo, ma fondato e consapevole. Dunque, formato.

I promotori della Cattedra dell’Accoglienza

Ne è convinta l’Azione Cattolica Italiana insieme agli altri promotori della Cattedra dell’Accoglienza: Associazione Volontari del Servizio Sociale Cristiano – Fraterna Domus e il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, i primi ad avere l’intuizione, Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori, Comunità di Sant’Egidio, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Auxilium Società Cooperativa Sociale, Congregazione della Missione – Missionari Vincenziani Italia, Centro Astalli ODV – Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati, Fondazione Migrantes – Organismo Pastorale della CEI, Istituto Tevere, Opera di Religione Monsignor Gioacchino Di Leo ODV, Associazione Cercasi un fine APS, Religions for Peace – Sezione italiana, USMI, Fondazione San Vito Onlus.

Un tema caro al magistero di Francesco

Papa Francesco ci ricorda continuamente che «il Signore bussa alla porta con il volto delle persone fragili, dei fratelli e delle sorelle che vivono una povertà, un abbandono, una schiavitù». Egli ha fatto della questione accoglienza una delle costanti del suo magistero, riproponendo con forza la fede incarnata nel servizio. Per questo – aggiunge Francesco – è importante continuare ad aprire la porta, a rispondere e a rispondere con continuità, «sì, perché la cosa più difficile è perseverare, andare avanti…», «per non lasciarsi rubare la gioia, la speranza, il coraggio di donarsi; per stare insieme senza ferirsi; per gettare di nuovo le reti dopo le delusioni e i fallimenti; per continuare a lavorare con gioia anche se si fa fatica e si sente la stanchezza; per rimanere fedeli allo spirito originario della vocazione e della missione del cristiano» (Dal Saluto alla Comunità Emmanuel di Lecce, 26/9/ 2019)

Il tema di questa prima edizione

Il tema dato a questa prima edizione della Cattedra dell’Accoglienza (che intende essere a cadenza annuale) è: “L’ accoglienza dimensione fondamentale dell’essere umano e della terra”, e si offre – nelle intenzioni dei promotori – come «un’occasione per fare esperienza significativa e permanente di sinodalità, sia a livello nazionale che locale, anche dal punto di vista del dialogo interreligioso». «C’è una tensione costante tra ostilità e ospitalità», ha spiegato mons. Benoni Ambarus, vescovo ausiliare di Roma delegato per la carità, soffermandosi – nel corso della presentazione della Cattedra – sui due termini che, anche etimologicamente in latino, hanno la stessa radice, «che però può produrre atteggiamenti diversi e opposti»: di qui la necessità di educare all’accoglienza come capacità di «fare spazio» all’altro e come virtù da praticare «con il cuore caldo e la testa fredda, per poter distinguere bene e accompagnare le persone senza però sostituirsi alla loro vita, ma essendo costantemente pronti ad intervenire in un momento di maggiore fragilità dell’altro».

Un laboratorio per pensare e far pensare

Per il rettore della Pontificia Università Lateranense, Vincenzo Buonomo – presente anch’egli ad illustrare le ragioni della Cattedra – «il tema dell’accoglienza è legato alla mobilità umana, un dato ormai consistente nella nostra vita quotidiana, e che interessa gli Stati e la comunità ecclesiale, sia a livello locale che universale». «Il fenomeno della mobilità umana è un fenomeno strutturale, che va governato», la tesi di Buonomo, secondo il quale «c’è bisogno di persone, di strutture e di politiche. L’accoglienza è il primo step di un’integrazione: se non è strutturata, il rischio è che l’integrazione non parti». In questo contesto, per il rettore della Lateranense, la Cattedra dell’Accoglienza «può diventare un laboratorio attraverso cui poter pensare e far pensare», rivolto «a chi fa accoglienza quotidiana, a chi desiderare essere accolto e a chi deve governare l’accoglienza».

Per informazioni:don Francesco Fiorino Portavoce Rete dell’Accoglienza 393 9114018cattedraccoglienza@fraternadomus.itFraterna Domus via Monte Brianzo, 62 – 00186 Roma06 68802727 – 68805475info@fraternadomus.it
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