Il coraggio e il martirio

By 1 Marzo 2023 News No Comments

«… il vero testimone è il “martire”, colui che dà la vita per Cristo, ricambiando il dono che Lui ci ha fatto di Sé stesso». Le parole di papa Francesco, nel Messaggio per la Giornata Missionaria 2022, ci fanno pensare ai molti “cristiani” anonimi che hanno perso la vita per aver reso testimonianza dell’amore del Vangelo. Il coraggio e il martirio. Spesso in terre lontane, straniere, ostili. 

Un lungo elenco che l’Agenzia Fides ogni anno ci offre e completamento delle informazioni sulle “altre” guerre che latitano nel nostro mondo mediatico. E che bisogna conoscere non solo per un’informazione corretta, ma per essere coscienti di come l’annuncio del Vangelo nel mondo sia sottoposto a vessazioni, restrizioni, violenze.

Il Rapporto Fides 2022

Nell’anno 2022, secondo le informazioni raccolte dall’Agenzia Fides, sono stati uccisi nel mondo 18 missionari e missionarie: 12 sacerdoti, 1 religioso, 3 religiose, 1 seminarista, 1 laico.

Per quanto riguarda i continenti al primo posto c’è l’Africa, dove sono stati uccisi 9 missionari (7 sacerdoti, 2 religiose), seguita dall’America Latina, con 8 missionari uccisi (4 sacerdoti, 1 religioso, 1 religiosa, 1 seminarista, 1 laico) e quindi dall’Asia, dove è stato ucciso 1 sacerdote.

Dato impressionante: dal 2001 al 2021 il totale dei missionari uccisi è di 526. 

L’elenco annuale di Fides ormai da tempo non riguarda solo i missionari ad gentes in senso stretto, ma cerca di registrare tutti i cristiani cattolici impegnati in qualche modo nell’attività pastorale, morti in modo violento, anche se non espressamente “in odio alla fede”. Per questo – scrive Fides – «si preferisce non usare il termine “martiri”, se non nel suo significato etimologico di “testimoni”, per non entrare in merito al giudizio che la Chiesa potrà eventualmente dare su alcuni di loro. Allo stesso modo usiamo il termine “missionario” per tutti i battezzati, consapevoli che “in virtù del Battesimo ricevuto, ogni membro del Popolo di Dio è diventato discepolo missionario. Ciascun battezzato, qualunque sia la sua funzione nella Chiesa e il grado di istruzione della sua fede, è un soggetto attivo di evangelizzazione” (Eg 120)». 

Chi sono i missionari uccisi

Le notizie che arrivano dall’altra “parte del mondo” sono frammentate. Hanno bisogno di verifiche. Spesso hanno condiviso la stessa sorte dei missionari anche altre persone che erano con loro. Sacerdoti uccisi mentre stavano andando a celebrare la Messa con la comunità che guidavano, una religiosa medico uccisa mentre era di guardia al centro sanitario della diocesi. E ancora: «una suora uccisa durante un assalto alla missione: invece di pensare a mettere in salvo la propria vita, si è preoccupata di andare a verificare che quella delle ragazze ospitate nel dormitorio fosse al sicuro». Ancora un laico, operatore pastorale, ucciso mentre andava verso la chiesa, a guidare una liturgia della Parola per i fedeli di quella zona, che non avevano un sacerdote residente. 

Qualche nome? Suor Maria De Coppi, missionaria comboniana italiana, è stata uccisa nell’assalto alla missione di Chipene, nella provincia di Nampula, diocesi di Nacala, nella notte tra il 6 e il 7 settembre 2022. Gli assalitori hanno distrutto le strutture della missione, e suor Maria è stata colpita da un proiettile alla testa, morendo all’istante. 

Suor Luisa Dell’Orto, Piccola sorella del Vangelo di Charles de Foucauld, è stata uccisa il 25 giugno 2022 a Port-au-Prince, Haiti, vittima molto probabilmente di un tentativo di rapina. Da vent’anni suor Luisa era dedita soprattutto al servizio dei bambini di strada, dove era arrivata dopo aver vissuto la sua vocazione in Camerun e Madagascar. 

I due gesuiti ottantenni Javier Campos e Joaquín Mora che hanno trascorso la loro intera vita sacerdotale nella Sierra Tarahumara, la zona più pericolosa del Messico per la violenza legata al narcotraffico. Sono stati uccisi da persone armate, il pomeriggio del 20 giugno 2022, nella chiesa di San Francesco Saverio a Cerocahui, nella regione Tarahumara di Chihuahua. 

In ogni parte del mondo

L’annuncio del Vangelo nelle estreme periferie del mondo, ha il sapore del coraggio e del martirio. Non ci sono più luoghi o territori estremi, dove l’annuncio missionario è più a rischio. Semmai c’è una consapevolezza interiore, nella vita di questi fratelli missionari testimoni di speranza, che si fidano dell’umanità ferita e fragile. Donandole amore, tempo e carità.

Il loro, è un abbraccio di pace. In un mondo dominato da guerre e violenze, l’unico antidoto restano queste mani lacerate dal sudore e dal pianto che danno speranza e dignità a una Parola che salva.
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