Lettera del Presidente diocesano ai Soci a conclusione della XVI Assemblea nazionale

Palermo, 2 maggio 2017

Carissimi amiche ed amici dell’Azione Cattolica di Palermo,

a conclusione della XVI Assemblea nazionale (Roma 28 aprile – 1 maggio 2017) mi permetto di condividere qualche pensiero con ognuno di voi.

Innanzitutto voglio ringraziare il Signore per avermi dato la possibilità di partecipare a questa esperienza bellissima ed arricchente, un momento importante per la nostra vita associativa che ci permette di sentirci sempre più corresponsabili del nostro impegno e che ci indirizza a mete nuove da raggiungere.

Tante sono state le occasioni formative e tanti gli spunti di riflessione a partire dagli interventi del nostro Presidente Nazionale, Matteo Truffelli, dell’Assistente Generale, Mons. Gualtiero Sigismondi, e da tutti coloro che sono stati invitati. E poi che dire del tanto atteso incontro con Papa Francesco nella affollatissima Piazza San Pietro di domenica scorsa, in occasione del 150° anniversario di fondazione. Non riesco a descrivervi l’emozione provata nel vedere, dal sagrato dove mi trovavo, tutto quel “popolo” di soci festosi e gioiosi. Tanti volti, provenienti da tante diocesi d’Italia e non solo, tutti accumunati dalla “passione Cattolica”, riuniti per lodare il Signore per la “bella storia di AC” caratterizzata “da un grande amore per Gesù e per la Chiesa” desiderosi di volere continuare a proseguire la nostra peculiare vocazione mettendoci “a servizio delle diocesi, attorno ai Vescovi – sempre -, e nelle parrocchie – sempre -, là dove la Chiesa abita in mezzo alle persone – sempre”.

Il Santo Padre ci ha incoraggiati ad andare avanti e quindi a “non camminare con gli occhi all’indietro; a non guardarsi allo specchio; a non mettersi comodi in poltrona” ma a “continuare ad essere un popolo di discepoli – missionari che vivono e testimoniano la gioia di sapere che il Signore ci ama di un amore infinito, e che insieme a Lui amano profondamente la storia in cui abitiamo”. Papa Francesco, nel suo messaggio, ha continuato esortandoci a vivere “all’altezza della tua storia! Vivi all’altezza delle donne e uomini che ti hanno preceduto”. “È nella nostra vocazione tipicamente laicale a una santità vissuta nel quotidiano che possiamo trovare la forza ed il coraggio per vivere la fede rimanendo lì dove siamo, facendo dell’accoglienza e del dialogo lo stile con cui farci prossimi gli uni agli altri, sperimentando la bellezza di una responsabilità condivisa”.

Come sapete, è stato chiesto a tutti i presidenti diocesani di portare un po’ di terra dalle proprie diocesi di appartenenza, questa terra è stata poi versata dentro l’anfora posizionata sul sagrato in piazza San Pietro. In quella manciata di terra, composta da tante particelle di diverso calibro, ho consegnato tutta la nostra realtà diocesana, ragazzi, giovani ed adulti, e con essa i nostri cuori e la nostra voglia di esserci, di fare sul serio, di “fare nuove tutte le cose” così come ci viene suggerito dal documento nazionale. E’ un gesto simbolico, ma fatto con il cuore, sarà sicuramente gradito al Signore che ci aiuterà ad essere “Contemplattivi”.

A chiusura dei lavori ci sono stati consegnati dai ragazzi dell’EDR dei semi, da portare nella nostra comunità, come segno visibile dell’invito rivoltoci dal Presidente Matteo Truffelli a diventare “Seminatori di Speranza” quella speranza che ci permetterà di fare crescere radici belle estese, un apparato radicale quindi, capace di rafforzare e rendere sempre più vigorosa quella pianta che è la nostra Associazione e per mezzo di essa la nostra vita. A me personalmente sono stati donati da Gregorio, un ACRrino della diocesi di Siena. Gregorio mi da la possibilità di ringraziare tutti i ragazzi che con noi hanno condiviso quest’esperienza i quali alla fine ci hanno consegnato delle indicazioni ben precise per essere un’unica Famiglia. Tutti insieme, ragazzi, giovani e adulti che si sostengono e si supportano a vicenda. Ovviamente il ringraziamento va alla nostra Giorgia, della parrocchia Cuore immacolato di Maria di Misilmeri, che grazie alla disponibilità e alla fiducia dei suoi genitori, ha fatto questa esperienza forte ed impegnativa che segnerà sicuramente il suo percorso in AC.

Ringrazio anche Rosario Oliveri, Vice Presidente del settore Adulti, e Mariano Messina, Responsabile ACR, che in qualità di Delegati del nostro Consiglio con me sono stati presenti e attenti ai lavori assembleari. Abbiamo condiviso giornate di servizio associativo e nello stesso tempo ci siamo confrontati su come tradurli nel nostro territorio in sinergia con la Presidenza e il Consiglio diocesano e ovviamente insieme ad ognuno di voi.

Cari ragazzi, giovani e adulti di Azione Cattolica, con le parole del Papa, vi dico andiamo, raggiungiamo tutte le periferie, e là saremo Chiesa con la forza dello Spirito Santo, continuando così a scrivere la bella storia della nostra Diocesi di Palermo.

Certo di incontrarvi numerosissimi a Marineo, per la Festa degli Incontri, domenica 4 giugno, vi abbraccio tutti con fraterno affetto.

                                                     Giuseppe Bellanti

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