Festa degli Incontri dell’Ac di Palermo a Marineo

​La solennità di Pentecoste è per il cristiano tra le feste liturgiche più importanti, ricordandoci con vigore come con la discesa dello Spirito sugli apostoli sia nata la Chiesa. Gli apostoli non hanno più paura e usciti fuori dal cenacolo iniziano ad evangelizzare, a fare proprio il mandato di battezzare tutte le nazioni nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Non è un caso che la Pentecoste sia per l’AC il giorno della Festa degli Incontri. La festa, infatti, che nasce nel solco del cammino ACR, ha nel suo DNA proprio quello di far sperimentare ai ragazzi la consapevolezza della propria missione di apostolato.
Da qualche anno, però, la Festa degli Incontri non è solo una tappa del cammino dei più piccoli dell’ACR, ma un’occasione di condivisione per tutta l’Associazione diocesana che domenica scorsa si è radunata a Marineo per sperimentare la condivisione e la gioia vera dello stare insieme, quella che affonda le radici nel Risorto. Ed è proprio su questa gioia che hanno riflettuto i nostri giovani con la caccia al tesoro #maiunagioia? Troviamola insieme, che li ha visti ricomporre proprio la parola Gioia, spesso assente dalle nostre vite. Una Gioia che ha coinvolto ed incontrato tutta la comunità di Marineo a cui i nostri giovani hanno strappato un sorriso chiedendo in prestito oggetti necessari allo svolgimento del gioco.
Tra gli adulti, invece, la parola d’ordine è stata Resilienza nella sua concezione cristiana; divisi in 4 gruppi, ogni gruppo ha approfondito la resilienza in una delle 4 mete formative dell’associazione – interiorità, responsabilità, fraternità ed ecclesialità. Ogni gruppo ha individuato un’immagine biblica che si adattasse a ciò che è venuto fuori nel gruppo e lo ha inoltre rappresentato chi con una sketch, chi con una canzone.
Tutto questo ha assunto un significato particolare alla luce dell’inizio dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Azione Cattolica, una storia che è stata e continua ad essere tempo di Grazia.
Ed è proprio sui 150 anni che l’ACR ha riflettuto lungo le attività della festa, facendo memoria della storia di santità della nostra associazione, confrontandosi con Nennolina, Giuseppe Toniolo, Pier Giorgio Frassati, Alberto Marvelli e, naturalmente, con Mario Fani, Giovanni Acquaderni e Armida Barelli. Ma la bella storia di AC passa anche attraverso tutte quelle persone – individuate precedentemente nelle parrocchie – che la santità l’hanno incarnata nel piccolo e nella quotidianità delle nostre associazioni parrocchiali; attraverso la mostra di santità, infatti, i ragazzi hanno fatto esperienza delle abilità che hanno reso queste figure esemplari. La mostra si è conclusa davanti ad uno specchio dove ciascuno si è specchiato: siamo tutti chiamati a diventare santi e l’AC è scuola di santità. Per questo vogliamo diventare santi insieme.
Insomma, non solo una bella esperienza di AC, ma anche una bella esperienza di Chiesa condivisa da adulti, giovani e ragazzi uniti da quella che Papa Francesco ha definito passione cattolica. Insieme, con la forza di una storia che ci proietta nel futuro per fare sentire ancora la nostra presenza attiva nel mondo come laici impegnati e testimoni di un evento di gioia che ha cambiato e continua a cambiare le nostre vite nella quotidianità, senza trucchi particolari, ma nelle piccole cose di tutti i giorni.
Una nota d’onore per la comunità marinese che, con la grande partecipazione e collaborazione di tutti, si è messa in moto per la buona riuscita della giornata facendoci fare esperienza vera e bella di genuina e gioiosa accoglienza e di incontro con l’altro.

Filippo Arena

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